Potenza esagerata, velocità quasi sconsiderate e dimensioni adeguate a simili prestazioni "monstre": così può riassumersi la Suzuki Hayabusa, una moto dal design imponente che ha resistito anche con un certo successo allo scorrere degli anni, secondo logiche poco spiegabili per alcuni.
Dal suo debutto datato 1999 questa moto in grado di raggiungere i 300 km orari ha subito un restyling che ha sostanzialmente lasciato inalterata la sua silhouette quasi mastodontica, ma ne ha rivisto e migliorato la propulsione ora affidata ad un 1.3 a 4 cilindri da 197 cavalli.
Questa nuova versione è stata arricchita con strumentazioni e dispositivi tecnologici tra cui un antibloccaggio ABS ma soprattutto il Suzuki Drive Mode Selector: si tratta di un astuto marchingegno tramite il quale si interviene sulle mappature selezionando volta per volta la modalità di guida preferita anche in base alle condizioni.
Questa maxi-moto, il cui "nome in codice" è Gsz-r 1300, si rivela una volta di più portatrice di una personalità estrema che la rende oggetto del desiderio di una affezionata schiera di fedelissimi, entusiasti della sua esuberanza resa gestibile ed equilibrata dalla tecnologia della sua ciclistica.
Le sue dimensioni impressionano solo da ferma, perché il suo carattere una volta in movimento si rivela sì forte, ma maneggevole.