Amiamo le automobili ed anche le competizioni sportive, ma il nostro vero debole è il
Rally, che troviamo incredibilmente emozionante a tutti i livelli. Anche un campionato solo in apparenza "minore" come quello italiano è infatti in grado di offrire gare avvincenti e grandi personaggi, e non a caso un marchio come
Peugeot è da tempo impegnato nel
CIR con uomini e mezzi e con risultati esaltanti.
Il Leone francese è infatti il marchio straniero più vincente nella storia del
Rally italiano, con ben 7 titoli costruttori, e per questo 2014 punta forte su un nuovo titolo ma soprattutto a riportare
Paolo Andreucci in vetta alla classifica piloti.
Da quest'anno sono in vigore nuovi regolamenti, in codice
R5, e per allinearsi
Peugeot ha "pensionato" la plurivincente
207 S2000 sostituendola con la
Peugeot 208 T16, a lungo sviluppata anche con il contributo dello stesso
Andreucci prima del suo debutto.
Le principali novità riguardano la cilindrata, che passa da un 2.0 aspirato all'
1.6 turbo, un cambiamento che permette una coppia maggiore e tanta stabilità in più anche grazie alle 4 ruote motrici.
Paolo Andreucci è alle prese con le prime prove di questo
CIR 2014 al volante di questo veicolo che con la sua livrea va ad omaggiare apertamente un altro grande e storico bolide, quella 205 Turbo 16 che ha scritto pagine importantissime di Rally internazionale anche nel
WRC.
Interamente prodotta ed assemblata negli stabilimenti
Peugeot Sport di Velizy in Francia, la
208 T16 è riservata anche ai privati, ed ai piani alti di Peugeot puntano a produrne ben 25, un numero che non deve far sorridere perché si tratta di un settore e di un segmento molto elitario.