In un suo vecchio successo, Antonello Venditti cantava "certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano...". Questo verso ci sembra perfetto per descrivere il ritorno alla vittoria di
Peugeot nel più popolare ed estenuante Rally Raid, la
Dakar, a 26 anni dall'ultima affermazione e dopo solo un anno dal rientro in gara.
A rompere questo digiuno ci ha pensato il plurivincitore
Stephane Peterhansel, il quale a pieno titolo può fregiarsi del soprannome di
Mister Dakar. Il pilota francese, infatti, dopo aver vinto ben 6 edizioni della corsa sulle 2 ruote tra il 1991 ed il 1998, è passato alle 4 ruote e dal 2004 ad oggi ne ha aggiunte altre 6 al suo palmares!
Prima di raccontarvi l'avventura appena conclusasi, facciamo un balzo all'indietro con un breve excursus storico: tra il 1987 ed il 1990 la
Dakar, che allora si chiamava
Parigi-Dakar e si correva tra l'Europa e la capitale del Senegal, è stata appannaggio assoluto di
Peugeot che per 2 volte con la
205 Turbo 16 e 2 volte con la
405 Turbo 16 ha trionfato all'arrivo anche grazie all'esperienza di storici maestri finlandesi del Rally come Juha Kankkunen e soprattutto Ari Vatanen. Da allora Peugeot ha abbandonato la manifestazione per ben 25 anni, ripresentandosi nel 2015 sull'onda del successo commerciale di
Peugeot 2008, il crossover che con il suo aspetto imponente ed il Grip Control, che ne facilita la guida anche su terreni impervii, ha meglio di ogni altro modello stuzzicato la fantasia di un simile ritorno.
Naturalmente è stato necessario un corposo maquillage, non solo tecnico e motoristico ma anche a livello della carrozzeria, per trasformare un apparentemente "pacioso" crossover con interni e comfort da berlina in una belva da Rally Raid.
Nell'edizione 2015 il Team
Peugeot-Red Bull-Total ha semplicemente raccolto dati ed accumulato bagaglio di esperienza, mettendosi poi per tutto l'anno al lavoro al fine di presentarsi alla partenza della
Dakar 2016 con una versione rivista, la
Peugeot 2008 DKR16 che da subito ha dimostrato di essere altamente performante.
Delle 4 vetture ai nastri di partenza, 3 sono state in grado di vincere 9 delle 13 tappe disputate incluso il prologo:
Carlos Sainz e
Sebastien Loeb sono stati al comando della classifica generale e l'hanno lasciata rispettivamente per una rottura del cambio che ne ha comportato il ritiro, e per un rovinoso cappottamento che ha attardato il francese. Ne ha approfittato, come scrivevamo all'esordio,
Stephane Peterhansel, il quale con 3 vittorie di tappa ed altrettanti podii ha sopravanzato di 35 minuti in classifica il qatariota Nasser Al-Attiyah su Mini, il campione in carica.
Si è trattato per Peugeot di un risultato sportivo di grande rilievo che va ad aggiungersi al palmares del marchio accanto alle vittorie nel
WRC, nella
24 Ore di Le Mans o a
Pikes Peak, soprattutto se si considera la sfida tecnica di presentarsi con una due ruote motrici in un mondo dominato dalle 4x4. Una scommessa vinta con un veicolo che può ancora migliorare e con ampi margini di progresso: Bruno Famin, il Direttore di Peugeot Sport, ha già confermato la presenza della
2008 DKR alla
Dakar del 2017, quando partirà con il favore dei pronostici!