Con la sua elegante e versatile sintesi di accessibilità e di stile, Vespa ha caratterizzato gran parte dello scorso secolo sin dal Dopoguerra, ed ha proseguito nel terzo millennio raggiungendo persino l’attuale epoca dell’elettrificazione in corso.
In pratica si può dire che sin dal suo lancio Piaggio ha creato un modello di Vespa per ciascuna decade ed ha messo le ruote a chiunque senza distinzione tra i ceti sociali. Proprio la sua trasversalità è stata uno dei principali veicoli della sua diffusione e la chiave del successo, in quanto con questo scooter entrato nell’immaginario collettivo come simboli di libertà e spensieratezza Piaggio ha saputo firmare una autentica rivoluzione dal basso che non ha mai tenuto conto di concetti quali destra o sinistra o fatto distinzioni di età; Vespa ha fatto muovere i teenager così come gli yuppies, gli studenti e gli uomini d’affari, i leader dei movimenti studenteschi e gli esponenti dell’estrema destra.
In una storia lunga ben 75 anni (il brevetto ed il primo modello risalgono al 1946) si è costruita una iconografia veicolata anche da star del cinema, da campagne pubblicitarie divenute memorabili e persino dai calendari delle pin-up, e molto spesso il suo fascino atemporale è entrato in contatto con le più note firme dell’alta moda con collaborazioni celebrative. Basti pensare alla Vespa 946 ed alla sua estetica firmata Giorgio Armani, diventata presto oggetto da collezione, ma anche alle più recenti collaborazioni con Dior o con Gucci, per citarne solo alcune.
Il connubio con marchi prestigiosi e lussuosi di un settore all’apparenza così distante non ha fatto altro che valorizzare il concept Vespa rendendolo ancora più convincente quale emblema del Made in Italy.