Quando nel mese di marzo vi abbiamo introdotto la nuova
Maserati Quattroporte, prima vettura a trazione integrale del marchio ora in orbita
Fiat, vi abbiamo accennato ai suoi allestimenti di gran lusso ed ad un generale rilancio della gamma che sarebbe necessariamente passato anche attraverso la
Ghibli, presentata in uno step successivo.
La vettura è più piccola ed "economica" (per quanto possa esserlo una Maserati!) della
Quattroporte 2013, ma sfoggia un carattere più sfacciatamente sportivo e di grande temperamento non solo nelle prestazioni ma anche nella sua linea filante ed atletica.
Il vero evento però, che ha suscitato grande scalpore tra gli appassionati, è l'ingresso in gamma del
primo motore diesel nella storia del marchio modenese, una rivoluzione che testimonia come i tempi siano davvero cambiati e quale sia uno degli aspetti della strategia di rilancio di
Maserati, attraverso la quale si vuole giungere alle 50mila vetture prodotte all'anno.
Non c'è da storcere troppi il naso in realtà, perchè il
V6 da 3.0 attraverso l'
Active Sound System, fa riverberare un rombo che rende difficile differenziarlo da quello classico del motore benzina.
Tutte le motorizzazioni si presentano con il cambio automatico ad
8 marce, e mentre il diesel è disponibile in 2 versioni - una da 250 cv anti superbollo, ed una da 275 cv - il benzina si propone con i soliti 3.0 tra cui l'inedito
V6 da 330 cv ed il già noto da 410 cv, derivato dalla
Quattroporte dal quale mutua anche la possibilità della trazione integrale.
Il passo successivo del Tridente modenese sarà il debutto del primo
SUV della gamma, il
Levante, previsto anch'esso nel corso del 2013 e sul quale sarà presente il turbodiesel, chiara espressione di obiettivi di mercato ampliati anche geograficamente.