Una vettura da città che si mantiene tranquillamente al di sotto del limite di 10mila euro ed offre una interessante agilità nel traffico urbano con dei consumi che riescono a far sorridere.
Se pensate non esista un'automobile così, dovete ricredervi perché vi abbiamo appena descritto la Mitsubishi Space Star.
Questa piccola ecologica ha fatto suo un nome già appartenuto una ventina di anni fa ad una monovolume compatta che ha imperversato anche sulle strade italiane e che adesso si è rimpicciolita assumendo una forma, vista sia frontalmente che di lato, abbastanza originale, che ospita comodamente 4 passeggeri e soprattutto si presenta con 2 motori entrambi "verdi" e dai bassi consumi. Come ovvio, il più parco è l'1.0, che tra l'altro va dietro alla dilagante rincorsa al downsizing essendo un 3 cilindri. C'è anche quello più brillante, 1.2 con qualche cavallo in più.
Lo avrete capito, non sono due fulmini di guerra ma per chi si sposta prevalentemente in città sono l'agilità e la leggerezza ad essere più importanti, e queste sono assicurate da un servosterzo davvero molto morbido.
La grande sorpresa è arrivata però nel mese di settembre, perché Mitsubishi ha arricchito la gamma con una versione alimentata a GPL che tra l'altro è anche omologata per neopatentati.
Il suo serbatoio da 32 litri permette un'autonomia di 600 km (oltre a quelli garantiti dalla benzina) con un netto dimezzamento dei costi: un ulteriore incentivo per sceglierla, perché l'aumento del listino di circa 1.600 euro per questa versione è ampiamente giustificato ed ammortizzato dai risparmi che ne verranno.