Toyota ha scoperto la strada, probabilmente l'unica percorribile, per mettere le vetture ibride sullo stesso piano di quelle a carburante tradizionale e solo motore termico, almeno in fatto di vendite. Come intuibile, lo si è potuto ottenere solo limando i prezzi di listino, operazione grazie alla quale la nuova Auris Hybrid è riuscita addirittura a vendere di più delle sue "gemelle" a combustibile tradizionale: è la prima ibrida nel suo segmento, quello C, a riuscirci.
Il risultato è stato favorito anche dalla "revisione" cui Toyota ha sottoposto la Auris, che ha coinvolto il suo profilo estetico che adesso è più filante e quasi votato alla sportività, ma anche il comfort interno e la guidabilità.
Va detto che in questa versione Hybrid la Auris regala grandi soddisfazioni quando si guida in città senza emettere rumori e gas e senza consumare benzina, con un'autonomia di qualche decina di chilometri. Un altro suo punto a favore è che in questa nuova versione le batterie sono state trasferite sotto l'abitacolo, il che ha fatto guadagnare sensibilmente in capacità del bagagliaio.
Tutto infine nella norma quando si marcia in modalità tradizionale, il motore 1.8 fa sentire tutti i suoi 99 cavalli (che diventano 136 quando combinato con l'elettrico) e risponde di conseguenza, aumentando la rumorosità quando si viaggia in autostrada a ritmi abbastanza sostenuti.
In definitiva, possiamo ritenerla al momento l'indiscussa star, nel segmento di appartenenza, nella categoria delle ibride.