Simply Clever è lo slogan con il quale si è presentata al mercato dell'auto la totale rivisitazione della Skoda Superb, che gioca tutte le sue carte partendo da due criteri del tutto in antitesi: è l'ammiraglia del marchio, ma un po' come tutte le tedesche (non dimentichiamoci che siamo in orbita Volkswagen) sfoggia il massimo della sua eleganza nella sua versione base, priva di tanti orpelli che spesso finiscono solo per appesantire linea e personalità di un veicolo.
Uno spirito minimal quindi per questa wagon, dotata di un perfetto ed invidiabile equilibrio nonostante stiamo parlando di un macchinone, una specie di incrociatore che non rinuncia ai dispositivi di vertice per il suo segmento di appartenenza ma lo fa con garbo, per assicurare la giusta guida dinamica ed una dose di sicurezza che mai può venire meno.
Ci si ferma qui però: Skoda Superb Wagon va controcorrente rispetto a tutte le wagon in circolazione in versioni sempre più particolareggiate, perché il suo progetto punta sullo spazio a bordo, ossia sul concedere percentuali di comfort in più, misurabili in centimetri:sempre se confrontate con il segmento di appartenenza rappresentano cifre da record.
Anche il look è immancabilmente sobrio e misurato, imponente nel frontale ma fresco e senza eccessi. E la guida non è da meno, perché le prestazioni sono da regina di regolarità con qualsiasi motore si scelga di equipaggiarla, e la gamma è realmente vasta: la tecnica però premia chi si mette al volante perché la facilità delle manovre e la maneggevolezza rendono difficile credere di stare guidando un veicolo dove tutte le misure chiave, dall'interasse alla carreggiata, sono state accresciute, offrendo un dinamismo che non sempre è virtù delle station wagon ed una precisione dello sterzo sorprendente.
Su tutta la sua imponenza aleggia un'aura di qualità estrema senza ostentazioni, con finiture mai fuori posto ed un rigoroso stile elegante, tale da renderla una soluzione ideale per chi ama la solidità, odia gli sprechi e preferisce farsi notare per la concretezza piuttosto che per l'esuberanza.