Che cosa rappresenta per il marchio
Citroën la sigla
C3? Moltissimo, e non solo in termini di vendite, trattandosi del suo
best-seller anche nella nuovissima versione che ha debuttato sul finire dello scorso anno, ma anche come icona costitutiva della complessiva immagine aziendale.
Sin dall'inizio della sua carriera la
C3 è sempre stata una vettura sbarazzina e seducente che strizzava l'occhio ai più giovani e non solo con le sue forme così arrotondate e prive di spigoli, si è poi evoluta con una
seconda generazione più "matura" e quasi seriosa, ha confermato negli anni il suo
ottimo impianto generale che l'ha resa una delle
regine del segmento B.
Del resto non è un caso che abbia fatto da struttura sulla quale è stata sviluppata la ben più
lussuosa DS 3, assurta a modello autonomo ed indipendente ma che ha evidentissimi debiti nei confronti della generalista
C3.
Il segreto di questo modello è sempre stato proporsi con una personalità fresca e giovanile, pensata per un pubblico anche abbastanza estroverso, capace di uscire dai canoni tradizionali: si tratta per la verità di una sorta di ritorno alle origini per
Citroën, che da quando ha alla sua guida Carlos Tavares ha preso a ricalcare strade già percorse e fatte di valori quali il comfort e il
design innovativo ed a volte bizzarro. Un marchio che annovera tra i suoi successi icone quali la 2CV, la DS o la Tracion Avant si è sempre dichiarato anticonformista, ed anche in questo terzo millennio le scelte vengono effettuate per distinguersi.
A rendere così vivace ed interessante la
terza generazione di Citroën C3 ci pensa il suo look scanzonato e disponibile in 30 combinazioni di colori per carrozzeria e tettuccio e con un tocco ereditato dalla
C4 Cactus, quegli
Airbump sulle portiere che sono diventati un manifesto di stile del nuovo corso della casa del
double chevron.
Non sono piaciuti subito, e non a tutti, e per questo sono stati ridimensionati e almeno per la C3 vengono offerti come optional.
Possiamo però dire che compongono la tipicità dell'
aspetto crossover della Nuova C3, riuscendo anche a farla spiccare tra tante berlinette pari grado del
segmento B.
Le sue misure sono leggermente cresciute raggiungendo ora i 4 metri ma con 4 centimetri di altezza in meno, mentre all'abitacolo è stata riservata una cura del tutto specifica, al fine di renderlo confortevole, riconoscibile ed iperconnesso, con un impianto tecnologico di prim'ordine.
La
Nuova C3 infatti sfoggia la
Connected Cam, telecamera con grandangolo che permette di scattare splendide foto panoramiche, ma se questo è solo un "giocattolo" allettante, ben più concrete sono le altre tecnologie tra le quali la
navigazione connessa 3D, la retrocamera che facilita le manovre di parcheggio, l'avviso di superamento carreggiata, anche se la vera ciliegina sulla torta è il cambio automatico di nuova generazione
Efficient Automatic Transmission (EAT6) che rende la guida, in collaborazione con le tecnologie Quick Shift e StopENTITY_PLACEHOLDERStart, estremamente morbida e con un rendimento eccezionale ed anche brillante.
La
Nuova C3 viene proposta in 3 allestimenti (
Live, Feel e Shine, a salire) e con 3 motori benzina
PureTech 1.2 da 3 cilindri più due diesel. Basta sedersi all'ampio e comodo posto di guida, dal quale si padroneggia una plancia pratica e lineare, per rendersi conto che anche sotto l'aspetto dei consumi la
Nuova C3 si porta dietro una grande ambizione, e del resto le immatricolazioni già effettuate stanno a confermare il livello di gradimento già raggiunto da questa allegra francesina!
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