Sono in arrivo tempi duri per tutti i "furbetti" che spacciavano vetture magari un po' in là con gli anni per
auto storiche. Questa catalogazione permetteva ad auto con
20 anni di età di eludere il pagamento del
bollo auto annuale, oltre a godere di una sensibile riduzione sul costo della
assicurazione RCA in caso di effettiva circolazione.
Si tratta di una certificazione ai limiti dello scandaloso che sta per esaurire i suoi giorni in virtù della nuova legge di stabilità.
Saranno infatti abrogati i commi di una legge del 2000 che avevano ridotto da 30 a 20 gli anni di età necessari ad un autoveicolo per essere considerato "
di interesse storico" e beneficiare delle particolari agevolazioni menzionate, anche in caso di reale utilizzo.
Sono finiti quindi i tempi in cui una vettura datata
primi anni '90, di certo non un particolare cimelio da collezione, poteva girare per strada a costi amministrativi irrisori...pensate che con questo stratagemma il parco macchine in Italia annovera all'incirca
4 milioni di auto considerate "storiche", una cifra senza alcun riscontro nella realtà perché nella stragrande maggioranza dei casi di tratta solo di vecchi catorci magari anche con scarsa manutenzione!
Pensiamo proprio che, per fare degli esempi, solo una
Fiat 500 tenuta come pezzo da museo o una
Lancia Beta come quella in foto possano essere privilegiate in tal senso...ma non ci sembra affatto corretto, per dirne una, trovarci di fronte ad una semplice
Peugeot 106 (la cui produzione è partita nel 1991) e considerarla pezzo di interesse storico!
Siete anche voi d'accordo?
Diteci la vostra!