Sarà stata la concomitanza di due fattori influenti come l’attuale periodo di recessione ed un incontrollato aumento dei prezzi del carburante, sta di fatto che il 2012 è stato un anno di incredibile boom per le riconversioni dei motori a carburanti alternativi come il GPL ed il metano, con quasi 200.000 unità a cui si aggiungono le immatricolazioni di vetture con seconda alimentazione di serie, che nello stesso anno sono state oltre 130.000.
Sono cifre importantissime, che confermano come l’italia sia il paese europeo che maggiormente sfrutta le vetture cosiddette “ibride” con un numero di veicoli 8 volte superiore rispetto alla Germania seconda in classifica.
Il tutto anche in spregio di una rete di distribuzione tutt’altro che capillare, e di sicuro molto deficitaria se paragonata a quella dei carburanti più tradizionali; ma soprattutto, questo balzo di oltre il 50% rispetto al 2011 va in controtendenza se si considerano i molti pregiudizi e le ritrosie che tanti automobilisti italiani ancora manifestano nonostante i grandi progressi tecnologici nel settore che ne certificano e ne attestano la sicurezza.
Non va infine dimenticato che questi sono numeri conquistati non in regime di ecoincentivi, i quali sono stati promossi solo sul finire del 2012 e si sono volatilizzati in poche ore, e che si è trattato quindi, nel caso delle riconversioni, di veri e propri investimenti fatti dalle famiglie in vista di un risparmio molto più che potenziale nel tempo.