È lo charme, accompagnato dal lusso, a costituire lo spirito aristocratico della DS 7 Crossback, un veicolo che rompe quella tradizione che voleva i marchi automobilistici francesi concentrarsi quasi esclusivamente su modelli dai grandi volumi (di vendite) e molto popolari.
Pensando alla manifattura transalpina in diversi campi, dall'enogastronomia all'haute couture passando per i gioielli o per i profumi, si ha sempre una percezione di grandeur, ma con DS 7 Crossback anche l'automotive entra a pieno titolo in questo circolo riservato a pochi fortunati, grazie ad un progetto che irrompe nella fascia Premium dei SUV di taglia media per fare da guastafeste tra i dominatori tedeschi del segmento.
Lo fa avanzando deciso con il suo look elegante e molto sopra le righe, portatore di dettagli raffinati e mai banali dedicati proprio ai più esigenti, coloro che in un'auto apprezzano non solo le prestazioni ma anche la cura artigianale, i materiali di prima qualità, o per dirla in una sola parola... il lusso.
DS 7 Crossback è a tutti gli effetti un'apripista, non solo per queste virtù che la rendono piacevolmente "barocca", ma anche perché è il primo vero progetto totalmente autonomo ed originale e che non ha debiti nei confronti di una base di partenza Citroën; nella sua realizzazione meritano speciali elogi gli interni per i quali si è ottenuta un'abitabilità sorprendente per tutti i passeggeri.
Questo elegante SUV si fa valere anche per l'estrema silenziosità in marcia anche a regimi sostenuti, ottenuta con l'uso combinato di guarnizioni inappuntabili e di vetri più spessi degli standard a cui siamo abituati per una ottima insonorizzazione, ma è anche la sua precisa meccanica a contribuire ad un comfort di guida invidiabile.
I motori con i quali viene proposta sono il classico diesel BlueHDi 1.6 da 130 cv e con cambio manuale oppure l'ancora più apprezzato 2.0 con la trasmissione automatica, mentre sono 2 le versioni PureTech 1.6 a benzina, da 180 o 225 cavalli: proprio su questa base è allo studio la versione ibrida che vedrà la luce nel 2019, per un processo di elettrificazione che sta coinvolgendo tutto il Gruppo PSA.
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