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Rivoluzione inedita sulla BMW Serie 2 Active Tourer
 

Rivoluzione inedita sulla BMW Serie 2 Active Tourer

Pubblicato da: Christian
Data pubblicazione: giovedì 30 ottobre 2014
Data ultima modifica: giovedì 30 ottobre 2014
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Rivoluzione inedita sulla BMW Serie 2 Active Tourer
La BMW Serie 2 Active Tourer che ha debuttato nelle concessionarie italiane a fine settembre si può considerare storica sotto ben 2 punti di vista. In prima battuta si deve registrare la scelta strategica del marchio tedesco, il quale si è voluto schierare in un segmento, quello delle compatte ma imponenti, dove fino ad oggi aveva lasciato imperversare altre case europee sue rivali. E quindi da oggi le varie Renault Captur, Peugeot 2008 e così via dovranno fare i conti anche con BMW, che presenta una novità molto interessante e del tutto in linea con gli stilemi di design che l'hanno resa famosa: carattere molto forte, immagine da bavarese di razza, interni curatissimi anche per i passeggeri che hanno tanto comfort. La posizione di guida si presenta più rialzata rispetto a modelli quali la Serie 1 o la BMW X1, con un conseguente controllo della visibilità decisamente adeguato. La novità più grande però, e forse in questo caso dovremmo parlare di svolta epocale, sta nella trazione, perché per la prima volta siamo di fronte ad una BMW a trazione anteriore. La casa tedesca si è sempre distinta on orgoglio per la sua scelta di privilegiare una trazione posteriore, portando avanti nei quasi 100 anni di attività questa scelta con grande coerenza. Tuttavia ci si rende conto subito, sulla Serie 2 Active Tourer, di essere alla guida di un veicolo dalle reazioni più "gestibili", con un comportamento stradale che non ha bisogno di tutte le accortezze richieste da una trazione posteriore; a questo si aggiunge uno sterzo sorprendentemente preciso. In Italia la motorizzazione di punta, considerato l'andamento del nostro mercato, è senza dubbio quella turbodiesel da 150 cavalli, che per 100 km consuma 4,1 litri di carburante. Tra le altre poi scopriamo le nuove spinte turbo da 3 o 4 cilindri, entrambe molto efficienti, grazie anche ad un Cx di 0,26. La nota per così dire "dolente" risiede nei listini, perché dai 28mila euro si sale molto facilmente quando si vanno ad aggiungere optional, fino al topo della gamma, il 225i Luxury che sfonda il tetto dei 40mila euro.
 
 
 
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